Spesso si leggono questi due termini sulle etichette nutrizionali dei prodotti e si crea confusione tra i due approcci: facciamo chiarezza! Per dieta LOW-CARB si intende semplicemente un protocollo dietetico a basso contenuto di carboidrati. Nella giornata alimentare i carboidrati saranno quindi sempre presenti (in dose variabile a seconda dei fabbisogni personali e dell'obiettivo della dieta) ma in quota minore rispetto a proteine, grassi e fibre. Con questo approccio è sufficiente rispettare le dosi e le proporzioni degli alimenti ma non è necessario calcolare in maniera precisa i g di carboidrati giornalieri.
Per dieta CHETOGENICA si intende invece un approccio nutrizionale in cui i carboidrati sono estremamente bassi, indicativamente in una giornata non si superano i 20-40g netti (non di peso totale di alimento). In questo modo si innesca nel corpo la produzione di sostanze chiamate “corpi chetonici” e il corpo cambia quindi tipo di “benzina” per ricavare energia, passando dall'uso degli zuccheri a quello dei lipidi. Il piano alimentare risulterà quindi appositamente sbilanciato sull'uso dei grassi. Con questo approccio (soprattutto all'inizio) è necessario conteggiare con precisione i g di carboidrati assunti in dieta, per essere sicuri di entrare nello stato di chetosi. Un prodotto alimentare formulato per diete chetogeniche può essere inserito in un piano alimentare low-carb, ma un prodotto low-carb potrebbe non essere indicato in una dieta chetogenica, in quanto potrebbe “sforare” la quota giornaliera di carboidrati.
Entrambe le diete possono portare ad un miglioramento dell'equilibrio di glicemia e insulina e possono essere utilizzate per perdita di peso/ricomposizione corporea con ottimi benefici. Solo la dieta chetogenica può però attivare dei meccanismi metabolici vantaggiosi e risultare vincente in patologie specifiche (es. emicrania, epilessia, PCOS, ecc).
E' però controindicata in alcuni casi ed è assolutamente sconsigliato gestirla “fai da te” poiché necessità di integrazioni minerali obbligatorie da tenere sotto controllo. La personalizzazione è quindi imprescindibile per capire quale approccio dietetico sia meglio utilizzare.
Dottoressa Elisa Rosso
